Per un “GIARDINO AL CENTRO

PENSARE GLOBALMENTE AGIRE LOCALMENTE

Il “verde” di per sé non esiste, è solo un colore, una parola slegata dal suo contenuto. Esiste invece un territorio, in cui ci è dato abitare e verso il quale abbiamo una responsabilità nella destinazione d’uso che determina il ben vivere nostro e delle future generazioni.

Secondo noi, della Lista Civica, è importante avere una visione d’insieme di tutto il territorio comunale, delle sue peculiarità, fragilità e potenzialità per disegnare, immaginare, costruire un futuro più “verde” sì, ma con più alberi, arbusti perenni, siepi, corridoi ecologici di collegamento, preziosa cintura verde a ridosso della città, percorsi ciclo-pedonali lontani dalla mobilità principale, aree boscate nei terreni marginali, dando la giusta rilevanza e protezione agli elementi geomorfologici più caratterizzanti (la collina, il fiume, le rogge).

Certamente l’obiettivo circoscritto che parte dalla difesa di un’area verde affacciata sulla piazza del paese, da “sempre” (30 anni?) area gioco di tanti ragazzi, spazio comunitario per le sagre, significa tradurre realmente nel quotidiano le grandi idee di cui tanti si risciacquano la bocca (greenwashing).

Abbiamo sempre visto l’esperienza dell’Unione delle Associazioni per il Giardino al Centro come un percorso di cittadinanza attiva che ha favorito l’aggregazione di un consenso consapevole attorno allo spazio comunale, dato in uso da vent’anni alla comunità di diverse associazioni parrocchiali e non, percepito, al momento della sua possibile trasformazione d’uso, come un bene comune irrinunciabile.

L’idea di questo percorso è stata quella di mantenere, in via definitiva, a spazio verde quest’area della/per la comunità, arricchendola di elementi vegetali in grado di ricreare uno spazio “abitato” (alberi arbusti, erbacee, animali, insetti), al fine di ricevere poi ossigeno, ombra, refrigerio, benessere, possibilità d’incontro, di gioco, di godimento (colori, profumi, stagioni… COVID INSEGNA…).

Lista Civica per Creazzo, formata da persone da molto tempo impegnate coerentemente con tale visione, ritiene che, se anche non si è arrivati ad un risultato concreto, ad oggi, il percorso attuato sia ancor più importante perché ha dimostrato ai cittadini:

1. Di essere in grado di riconoscere e difendere un bene che appartiene a tutta la comunità

2. Di far sentire la propria voce agli amministratori del COMUNE che è o dovrebbe rappresentare la cittadinanza stessa e che dovrebbe tenere in debito conto la forte indicazione del sentire comune.

3. Di poter fare “massa critica”, di poter svolgere un ruolo propositivo e di immaginazione per il presente ed il futuro del nostro territorio, di saper vigilare e chiedere conto agli amministratori delle loro scelte o non scelte

4. Di essere maturi per patti di collaborazione/sussidiarietà in cui impegnarsi assieme al Comune, in modo paritario e non subordinato ognuno per le proprie specificità, per la gestione di oggetti/servizi/beni che vanno a vantaggio di tutta la cittadinanza

Questo è uno dei modi che intendiamo per esercitare l’attività politica a livello comunale con una lista civica, non sostenuta da alcun partito politico, con tutte le difficoltà e limiti che questo può comportare, ma anche con la responsabilità di attivare i cittadini, gli abitanti del territorio a diventare protagonisti principali nell’orientare e gestire la “res publica”.

Riteniamo anche che da questa esperienza si sia rinforzata la consapevolezza che non possiamo più permetterci di consumare ulteriore suolo non edificato, se non per estrema necessità, ma che dobbiamo prima di tutto partire dal patrimonio esistente, se può essere rigenerato/riqualificato (bene comune già esistente).




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