EMERGENZA PFAS CREAZZO..UN PASSO AVANTI

Prosegue l’impegno di Civica per Creazzo per la tutela della salute dei cittadini.

Nell’ultimo Consiglio Comunale del 24/10/2024 è stata data risposta alla mozione che Civica per Creazzo aveva presentato il 16 settembre scorso, in cui avevamo chiesto l’impegno dell’Amministrazione Comunale per far pressione al Governo, affinché si arrivi ad approvare una legge che metta al bando la produzione, l’utilizzo e la commercializzazione dei PFAS e ne regolamenti gli usi indispensabili. È un percorso condiviso con molti altri Comuni, diversi dei quali, come noi, coinvolti direttamente dall’inquinamento da PFAS, che, a cominciare dalle falde acquifere,  passando per le produzioni alimentari e all’aria che respiriamo, stanno creando importanti problematiche per la salute di tutti.  Il documento ha trovato il consenso di tutto il Consiglio Comunale, che ha votato all’unanimità. Contiamo che questo, anche per Creazzo, sia un punto di svolta e l’avvio di una nuova sensibilità sul tema PFAS, tenendo conto anche all’impegno dell’Amministrazione di tenere informati i cittadini sui passi che vengono realizzati per concretizzare quanto votato.

Civica per Creazzo

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                                          MOZIONE

ai sensi dell’articolo 19 del Regolamento interno

OGGETTO: EMERGENZA PFAS - PROMUOVERE L'AZIONE ED AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA. RICHIESTA DI APPROVAZIONE URGENTE DI UNA LEGGE CHE METTA AL BANDO LA PRODUZIONE, LUTILIZZO E LA COMMERCIALIZZAZIONE DEI PFAS E NE REGOLAMENTI GLI USI INDISPENSABILI.

PREMESSA:

La contaminazione da PFAS è ormai riconosciuta come un problema di natura globale che non può essere più ignorato. Non possono più essere procrastinate soluzioni che affrontino sistematicamente questa emergenza ambientale a partire dalla prevenzione, messa in sicurezza, monitoraggio, controllo di produzione e bonifica. Urgono prese di posizione da parte delle amministrazioni, dei rappresentanti politici, delle autorità di regolazione coinvolte per evitare che la contaminazione già esistente e preoccupante, per finora quanto rilevato, non si aggravi ancor più pesantemente.

Questo documento rappresenta un invito ad una profonda e proficua collaborazione con i cittadini (movimenti spontanei come Mamme no PFAS, comitati, associazioni come ISDE, CILLSA, LEGAMBIENTE, ITALIA NOSTRA, ecc.) per attivare un confronto in Consiglio comunale sullo stato di allarmante contaminazione che interessa molti territori, che tocca tutte le matrici ambientali e gli stessi trattamenti con fitofarmaci, confluendo inevitabilmente nella catena alimentare. Attualmente sono presenti in Italia un sito di produzione di questi composti chimici a Spinetta Marengo nell’Alessandrino e un sito da bonificare, l'ex Miteni, da cui continuano ad uscire queste sostanze che hanno gravemente inquinato le falde acquifere e i corsi d’acqua del Vicentino, Creazzo compreso, del Veronese e del Padovano.

Questa iniziativa ha l’obiettivo di elaborare una proposta di legge nazionale che limiti l’utilizzazione dei PFAS solo per usi essenziali, ossia necessario per la salute, sicurezza e fondamentale per il funzionamento della società e senza alternative accettabili dal punto di vista di ambiente e salute, sulla scia di quanto sta emergendo con forza a livello europeo, grazie all’azione congiunta di numerose organizzazioni non governative e scienziati che hanno sollevato l’emergenza PFAS (Manifesto BAN PFAS). Un passaggio ineludibile per garantire gli stessi amministratori pubblici che ad oggi hanno estreme difficoltà nel contrastare la contaminazione da PFAS. Altrettanto necessario risulta il rafforzamento e l’indipendenza degli organi di controllo pubblici per allargare il monitoraggio di tali sostanze nell’ambiente.

In qualità di cittadini delle aree più contaminate d’Europa che vivono il dramma dell’incertezza della salute propria e dei figli intendiamo proporre un percorso che porti alla realizzazione, per la prima volta, di una legge partecipata dai cittadini e da coloro che subiscono la contaminazione, che sia basata sui principi di PREVENZIONE e PRECAUZIONE in modo tale che queste drammatiche situazioni non abbiano più a ripetersi in nessun’altra parte d’Italia, in Europa e su scala mondiale data la persistenza, l’ubiquità riscontrata della presenza di queste sostanze nell’ambiente.

La visione che ci ispira è quella di chi ha a cuore la bellezza e la ricchezza dei propri territori, dell’acqua pulita, della sua gente, della salute di tutti e per tutti indistintamente, della salvaguardia dell’integrità e qualità, della produzione agricola e di un’armonica coesistenza con la natura, indispensabile per preservare la salute delle persone e l’equilibrio degli ecosistemi.

CONSIDERATO CHE:

- l’Italia ed il Veneto in particolare sono i territori che vivono il più grande inquinamento d’Europa da sostanze PFAS;

- a 10 anni dalla scoperta della fonte d’inquinamento non si è ancora arrivati ad emanare una legge che salvaguardi la salute dei cittadini e dei territori;

- le evidenze scientifiche degli ultimi anni hanno portato a classificare queste sostanze come persistenti nell’ambiente e la tossicità di questi composti continua progressivamente ad emergere; dati che impongono la necessità di analisi, progettualità ed azione politica;

- tali sostanze si accumulano nel corpo umano, tra questi il PFOA è stato dichiarato dallo IARC (International Agency on Research on Cancer) come “cancerogeno per l’uomo”;

- la presenza di queste sostanze nel corpo umano favorisce l’insorgere di tumori e di numerose patologie quali: ipercolesterolemia; alterazione della risposta immunitaria; aumento delle transaminasi; malattie cardio e cerebrovascolari; preeclampsia; basso peso alla nascita; tumori del rene e del testicolo; malattie tiroidee; disturbi dell’allattamento al seno; deficit cognitivi dell’anziano e dei bambini; calo della fertilità maschile e femminile dal momento che si tratta di interferenti endocrini;

- altri Paesi europei hanno richiesto la messa al bando di queste molecole chimiche;

- le società produttrici non hanno dimostrato alcuna collaborazione, anzi hanno favorito l’occultamento dello smaltimento di tali sostanze coscienti del disastro che ne sarebbe derivato;

- le alternative a questi prodotti esistono già per numerosi usi e le restrizioni alla produzione di PFAS potrebbero spingere le società chimiche ad indirizzare le loro strategie aziendali verso prodotti meno impattanti e più sicuri.

VISTO CHE:

- l’adesione a questa mozione da parte di tutti i comuni interessati o a rischio di contaminazione da PFAS potrebbe sensibilizzare il Parlamento italiano, accelerando la presa in carico di questo problema e l’iter di approvazione da parte degli organi istituzionali preposti;

- che hanno già approvato questa mozione per la messa al bando dei PFAS i seguenti comuni

o Provincia di Verona: Verona, Legnago, Tregnago, S. Martino B.A., Roveredo di Guà, Cologna Veneta, Pressana, Grezzana, Terrazzo, Bevilacqua, Boschi Sant'Anna e Arcole.

o Provincia di Vicenza: Vicenza, Lonigo, Cassola Vicentino, Montegaldella, Val Liona, Arzignano, Trissino, S. Vito di Leguzzano, Sarego, Rossano Veneto, Brendola, Barbarano, Mossano.

o Provincia di Padova: Ospedaletto Euganeo, S. Pietro Viminario, Montagnana

o Regione Piemonte: Montecastello

- il tema dell’inquinamento da PFAS è trasversale a dispetto di qualsiasi condizione, genere, o forza politica;

- un processo partecipativo che nasca dal basso con la partecipazione dei cittadini che hanno subito e continuano a subire gli effetti di tale disastro, segnerebbe un nuovo modo di affrontare un iter legislativo che tuteli in modo efficace e permanente il diritto alla salute e ad un ambiente non contaminato da tali sostanze.

I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI COMUNALI APPROVANO

- di aderire al bando, nei limiti del possibile, della produzione di PFAS,

- di unirsi e sostenere il movimento dei comuni dell’area inquinata che promuovono, attraverso lo strumento consiliare, la pressione dei territori per l’avvio di un iter legislativo parlamentare

- di dare mandato al Sindaco e alla Giunta a presentare tale istanza presso le sedi istituzionali preposte

- di dare pubblica informazione alla cittadinanza

Creazzo, 16 settembre 2024

LISTA CIVICA PER CREAZZO

Anna Peruffo, Elisabetta De Alessandris, Francesca Gaianigo, Andrea Bombarda,Paolo Alfonso




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