Nuova scuola materna: crescono solo cemento e debiti

 La chiusura delle iscrizioni 2025-2026 alla scuola materna comunale conferma quanto già ci si poteva aspettare: non c’è nessun aumento delle iscrizioni, nessuna inversione di tendenza nel contesto del generale gelo demografico che interessa anche Creazzo. Calano i bambini ma crescono cemento e costi.

Il taglio del nastro al “monumentale” progetto della nuova scuola, in costruzione sul parco degli Alpini in via Vivaldi, era inizialmente previsto per la tarda primavera di quest’anno. Ad oggi però non conosciamo la data di conclusione lavori né la successiva attivazione strumentale (ovvero quando la scuola diventerà effettivamente accessibile agli alunni). La struttura avveniristica a due piani, con pareti vetrate convesse che racchiude uno spazio centrale in cui far crescere un grande albero, sta affossando il bilancio del Comune che è ridotto oramai ai minimi termini. Questo a riconferma dell’inefficacia di programmazione dell’Amministrazione Maresca ora, così come nel precedente mandato.

I fondi del PNRR sono stati l’occasione per proporre questa nuova struttura. Ma se i finanziamenti rimangono gli stessi, i costi continuano a salire, aumentando il nostro indebitamento.

In particolare, lavori non previsti, varianti, rendicontazione contabile affidata a studi esterni stanno facendo rapidamente lievitare i quattro milioni e duecentomila euro (4.200.000 €) inizialmente previsti, verso cifre ad oggi difficilmente prevedibili. E ancora non vi sono previsioni di spesa per l’attivazione strumentale della scuola (ovvero mobilio, giochi, materiale didattico…) e ancora meno per le future spese di gestione.

Se consideriamo che il costo medio di queste strutture, così come riportato nelle tabelle di riferimento dell’ordine degli Architetti ed Ingegneri, si aggira sui 2.000-2.400 € a metro cubo, la nuova struttura in costruzione viaggia attorno ai 4.200 € a metro cubo!

Il comune di Vicenza sta progettando un nuovo asilo nido da 120 posti (costo previsto 2.670.000 €) finanziato al 90 % dal PNRR e con un indebitamento per Vicenza molto basso, mentre il debito per il nostro bilancio è pari, se va bene, a quasi il 50% dell’importo totale dell’opera. Come si diceva un tempo: il passo più lungo della gamba….

La nuova scuola sta bloccando qualsiasi altro tipo di intervento e non solo per il 2025: non vi sono soldi per i progetti già avviati a cominciare dagli impianti sportivi di via Torino e per il mega progetto di viale Italia, alla quarta revisione progettuale, che slitterà ulteriormente e probabilmente si risolverà in un semplice maquillage del principale asse di attraversamento del paese senza, peraltro, nessun intervento a favore della sicurezza. Non ci sono soldi per le ulteriori frane in continuo divenire in collina, la gestione delle acque meteoriche di Creazzo Ovest (zona via Molini), a cui si aggiungano le precarie condizioni del palazzetto dello sport (di cui dobbiamo ancora terminare di pagare il leasing…) in cui piove dentro sul pavimento in legno…, il campo da calcio di via Doria già ora gravemente compromesso e che nel 2026 perderà l’omologazione, la sistemazione del Centro Anziani di via Doria, come promesso in ogni campagna elettorale

E non veniteci a dire che è colpa dell’amministrazione precedente …





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