ASILO NIDO: QUALE FUTURO?

Alla fine il bando per la privatizzazione dell’Asilo Nido è stato emanato, decisamente in ritardo, in termini sportivi si direbbe al “fotofinish”.  

La scelta di privatizzare la struttura da parte dell’Amministrazione Maresca era nota almeno da dicembre 2021 (vedi le nostre interrogazioni in Consiglio Comunale) ma il bando porta la data solamente del 13 aprile 2022.  Questo fa sì che, dati i tempi necessari per lo svolgimento della procedura, probabilmente solo ad agosto inoltrato si saprà chi si sarà aggiudicato la gara, oppure se la stessa sarà andata deserta, il tutto con l’apertura della struttura che dovrebbe avvenire il primo di settembre.

Alla luce di questi primi elementi ci sentiamo di fare alcune considerazioni.

La procedura del bando verrà gestita dall’ufficio gare della Provincia, una modalità che, oltre a portare a tempi lunghi, sembra una scelta appositamente studiata per allontanare “ogni responsabilità” da questa Amministrazione.

Una delle poche motivazioni portate dalla Sindaca Maresca in Consiglio Comunale per giustificare la decisione di esternalizzare il servizio, era che ciò avrebbe consentito un miglioramento del servizio alle famiglie attraverso un ampliamento degli orari, ma nel bando di tutto questo non c’è traccia, visto che vengono prospettati sia le modalità che gli orari pre-esistenti.

Difficile d’altro canto attendersi un miglioramento con bando costruito per ventiquattro bambini, con margini inesistenti per una gestione privatistica che deve far quadrare i conti. Il piano Economico allegato al bando, prospetta una previsione di entrate che considera tutti i bambini a tempo pieno e retta completa, mentre le iscrizioni già presenti (21 bambini) parlano di solamente una decina a tempo pieno.

Una buona cosa sarebbe stata la possibilità di ripristinare la mensa interna, ma su questo tema a noi risulta che l’accordo di fornitura di pasti esterni duri fino al 2024, immaginiamo con ingenti penali in caso di interruzione anticipata del contratto.

Ad oggi l’Asilo Nido mantiene un accreditamento regionale per 48 posti e riceve contributi pubblici per tale quantità; nel caso di privatizzazione, il nuovo gestore dovrà attivare un nuovo accreditamento che, dati gli spazi a disposizione, probabilmente non andrà oltre i 20/24 bambini, ulteriormente ridotti nel caso di richiesta anche per i cosiddetti “lattanti”, ovvero bambini con meno di un anno di età.

A questo punto, inevitabile, sorge una domanda: se la mensa resterà in gestione al comune, la riduzione dell’accreditamento regionale penalizzerà pesantemente sia le entrate che il futuro sviluppo del servizio, perché la scelta di privatizzare completamente il servizio? Perché, come hanno fatto altri comuni, non mantenere la struttura in gestione e controllo del Comune dando solo la gestione operativa ai privati attraverso un affidamento diretto?

Una prima risposta viene spontanea: l’Amministrazione Maresca non ha nessuna intenzione di mantenere, garantire e valorizzare un servizio socialmente importante come l’Asilo Nido e la scelta di questo bando è un modo per liberarsi “pilatescamente” del problema, in barba ai “cittadini” e alle loro esigenze.

P.S. : mentre stiamo uscendo con questo articolo, in risposta all’iniziativa delle mamme che hanno rivestito con colorati lavori a maglia gli alberi all’ingresso dell’asilo nido, manifestando tutta la loro preoccupazione per la gestione futura, il Giornale locale riporta una serie di affermazioni da parte della Sindaca Maresca che riteniamo ben poco attendibili. Ci auguriamo sia stata una incomprensione con la giornalista autrice dell’articolo, altrimenti potrebbero essere catalogabili come vere e proprie frottole raccontate ai cittadini.

Nel bando, contrariamente a quanto assicurato a parole dalla sindaca, non c’è alcun riferimento a  miglioramenti del servizio attuale, né tantomeno si parla di ampliamento degli orari di apertura dell’asilo o di illusorie ipotesi di aperture al sabato mattina.

Il termine “personale altamente qualificato”, poi, non compare in nessuna parte del documento di gara.

Tutto questo facilmente verificabile consultando il bando di gara pubblico sul sito del Comune.

Seguiremo passo passo gli sviluppi della situazione e non mancheremo di informare tempestivamente la cittadinanza.







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