LA MEDAGLIA DI CARTONE

 Finalmente anche a Creazzo, grazie allo strenuo impegno dell’Amministrazione Maresca, sono arrivati i punti di ricarica pubblici per le auto elettriche: verrebbe da dire “alla buonora!”, visto che nei comuni limitrofi ci sono già da parecchi anni - da prima che si attivassero le modalità di ricarica in casa dei mezzi elettrici - e con tariffe molto più economiche.

Ma da noi le cose vanno così: abbiamo inaugurato gli orti urbani almeno 10 anni dopo che si sono diffusi in Provincia, quando l’esperienza si stava già esaurendo... così oggi restano in parte vuoti.

Abbiamo dato spazio ad una medicina di gruppo quando il distretto sanitario di fatto se ne è andato da Creazzo e con esso tutta una serie di servizi specialistici, compreso il CUP.

Abbiamo realizzato un nuovo parcheggio (Via Spino), con consumo di verde, quando all’azienda che l’aveva richiesto non serviva più.

Aderiamo alla campagna BIKE TO WORK, per la promozione della bicicletta come mezzo per andare al lavoro, un mese prima della scadenza del progetto triennale.

Costruiamo la nuova scuola materna, sacrificando buona parte di un parco pubblico e indebitando la collettività di oltre 2 milioni di euro, quando il calo demografico a Creazzo, come nel resto d’Italia, lascerà progressivamente vuote molte delle aule già esistenti.

Realizzeremo l’eco-centro H24, per portare peraltro solo le ramaglie anche di notte, quando i comuni limitrofi lo hanno già da anni e per quasi tutte le tipologie di rifiuto.

Da bambini, di fronte a situazioni come queste, si cantava una canzoncina che faceva così:

“Ghe daremo la medaja, la medaja de carton... de quello bon... del scatolon…”.





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