NUOVA SCUOLA MATERNA (seconda parte)

 L’Amministrazione si sta preparando a spendere tre o quattro milioni di euro per l’ampliamento della scuola materna comunale San Marco. Gli ampliamenti generalmente si realizzano aggiungendo alle strutture esistenti gli spazi che servono, cercando di mantenere la continuità della struttura e lo stile architettonico. Questo anche per contenere i costi, il consumo di suolo e l’unitarietà dell’opera. Certamente un’opera più contenuta di quella progettata si sarebbe potuta realizzare con un terzo della cifra prevista e con l’occasione inserire anche una ristrutturazione importante dell’edificio esistente, che dopo 35 anni di attività ne ha bisogno. Ma a Creazzo non va bene così, si va a realizzare una struttura completamente nuova, staccata da quella esistente (dove restano comunque altre aule e servizi) e poi ci mettiamo un lungo corridoio coperto per collegarle… e per l’esistente non è previsto nessun intervento di ristrutturazione.

Da molti anni per le strutture scolastiche, in particolare scuole materne e asili, le disposizioni urbanistiche indicano l’opportunità di realizzare stabili a un solo piano per garantire facile accessibilità, collegamento con gli spazi esterni e soprattutto sicurezza per i bambini; ma anche qui la nostra Amministrazione si rileva in contro tendenza, scegliendo di realizzare una struttura su due piani con scale e ascensori e scale esterne di emergenza….

Una scuola ci dicono immersa nel verde … ma nel progetto appare che il verde è immerso nella scuola, infatti la struttura si svilupperà attorno a un “cilindro” centrale, completamente chiuso e non accessibile, al centro del quale è prevista la piantumazione di un albero… così i bambini potranno vedere l’albero come si vedono i pesci nell’acquario di Genova.

Le nuove aule saranno piene di luce... anche perché le pareti sono quasi completamente vetrate: bella cosa da vedere, ma tutti sappiamo che le vetrate rivolte al sole tutto il giorno sono climaticamente molto difficili da gestire e in genere si è poi costretti a ricorrere a tende o altro per ridurre l’esposizione. Inoltre nelle nuove aule non sono previsti gli spazi per il riposo pomeridiano dei bambini, spazi che, pare evidente, devono poter essere oscurati.

L’accesso alla scuola poi, spostato in via Vivaldi, una stradina stretta, a senso unico e già utilizzata come parcheggio dai residenti, non lascerà spazio per far scendere i bambini e accompagnarli per mano, in quanto le auto (ma anche il pulmino) non potranno fermarsi: forse il progettista si è ispirato a idee più moderne, tipo il Mcdrive, dove si prendono i panini senza scendere dall’auto.

Queste e molte altre valutazioni ci sarebbe piaciuto condividere con la Giunta Maresca, magari anche in occasione di un confronto con gli operatori, i cittadini e soprattutto i genitori che utilizzeranno le strutture, ma il tutto ci è stato servito già deciso e approvato nelle stanze chiuse dell’Amministrazione.

Ai cittadini viene chiesto solo di applaudire alla nuova meravigliosa opera e poi pagarla per i prossimi 20/25 anni.




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