il coprifuoco
Il “coprifuoco” della giunta Maresca
Il 16 gennaio è cominciato il “coprifuoco” della giunta Maresca: il paese sarà al buio dalle ore 24 alle 6 del mattino, con un'unica motivazione “lo fanno anche altri comuni”, cosa vera ..ma è altrettanto vero che non tutti lo fanno e altri usano modalità diverse, riducendo la luminosità e salvaguardando alcune zone degli abitati.
Per saperne di più, vista la ritrosia di questa Amministrazione a dialogare con i cittadini, dobbiamo risalire a un articolo sul giornale di fine dicembre, che riporta una intervista ai Sindaci dei Comuni a noi limitrofi, i quali fanno riferimento alla necessità di limitare le spese per l’energia elettrica, ma da cui emergono situazioni molto diverse e in particolare i numeri fanno pensare: Sovizzo prevede un aumento di costi di 80.000 euro, mentre Creazzo parla di 500.000 euro...
Alcune domande però ci sorgono spontanee: l’illuminazione notturna di strade e piazze è da sempre motivata con la necessità di garantire “sicurezza” ai cittadini, che è uno dei temi molto cari all’area politica a cui appartiene la nostra Giunta Comunale. Come si concilia il mettere il paese al buio completo per molte ore notturne con la “sicurezza”?
Le centinaia di migliaia di euro (oltre un milione ad oggi) che in questi ultimi anni abbiamo speso per sostituire i sistemi di illuminazione con luci a basso consumo non sono servite a niente?
E’ ormai evidente a tutti che il costo dell’energia non tornerà ai livelli di un anno fa; dobbiamo rassegnarci a non vedere più i nostri lampioni accesi di notte per i prossimi anni, oppure la nostra Amministrazione ha qualche progetto per superare il problema e dare una risposta al paese?
E' una questione di individuare le priorità che stanno a cuore ai cittadini, e non agli amministratori, e coerentemente destinare le risorse pubbliche disponibili.
Questa Amministrazione ha in previsione di spendere cinque milioni di euro (stipulando un mutuo di quasi tre milioni che graverà su ogni cittadino di Creazzo) per costruire una nuova scuola dell'infanzia, della quale non c'è alcuna necessità visti i livelli di nascite che si registrano nel nostro Comune, ma di pensare ad un investimento serio sulle energie rinnovabili niente?
Il problema non riguarda solo l'illuminazione notturna delle strade, ma anche le strutture pubbliche che utilizzano l’energia elettrica ogni giorno: municipio, scuole, magazzini, impianti sportivi e altro. Anche qui i costi sono importanti. Cosa succederà: toglieranno le luci negli uffici? Metteranno le scuole al buio o al freddo d’inverno e al caldo d’estate? Si potrà fare sport solo di giorno?
Ad oggi nessuna idea pervenuta.
Commenti
Posta un commento