Nuova scuola materna e natalità
Mentre vanno alacremente avanti i lavori per la nuova scuola materna comunale, (alla velocità di un subappalto ogni dieci giorni !!!! vedi Albo Pretorio sul sito del Comune), ritornano forti gli allarmi legati alla crisi della natalità che coinvolge Creazzo, il Veneto e di fatto tutta l’Italia.
Il Giornale di Vicenza in un articolo pubblicato venerdì 23 febbraio riporta i dati, che attestano 1500 nati in meno ogni anno nella nostra provincia.
D’altronde tutto ciò stava già scritto, se qualcuno dell'attuale amministrazione Maresca avesse avuto voglia di leggere i dati dell’Istat riguardanti anche Creazzo: da tempo il trend delle nascite è in profondo rosso ed è passato dai quasi 100 nati del 2014 ai 72 dello scorso anno.
Aggiungiamoci poi che da qualche anno anche il numero degli abitanti sta calando (più decessi che nascite), per cui l'unico dato in aumento è quello degli anziani e delle persone che vivono sole.
Difficile quindi giustificare i quasi 4 milioni e mezzo di euro che l'amministrazione ha deciso di spendere per la nuova scuola materna comunale, che non si capisce bene a chi servirà e quanto ci costerà di gestione a fronte di un numero sempre inferiore di bambini.
Non sembra nemmeno così credibile la giustificazione più volte presentata che la costruiamo per utilizzare i soldi del PNNR, dato che l’assegnazione dell’incarico alla progettazione è di agosto 2020 (determina n, 574 del 28/08/20209, quando il PNNR era ben lungi da arrivare in Italia (aprile/maggio 2021); semmai il PNNR ci aiuterà a limitare i danni/debiti, considerato che metà della spesa prevista graverà sui cittadini di Creazzo.
Chi riempirà le nuove aule? Lo racconta bene il Giornale di Vicenza; chi ne farà le spese in primis saranno le scuole d’infanzia paritarie (da noi prevalentemente legate alla parrocchia), e già si citano quelle che chiudono (oltre alla nostra di San Nicola, ormai già 4 anni fa): Valdagno, Arzignano, Sarcedo ecc.
Il GdiVi racconta anche la storia dei sindaci impegnati a salvarle, considerandole un servizio importante per i cittadini: alcune amministrazioni si sono fatte carico in proprio delle spese di gestione, un sindaco ha addirittura messo a disposizione il proprio compenso per garantire il trasporto... e da noi?
Da noi resiste la scuola paritaria San Ulderico, con un impegno finanziario ogni anno più pesante, una scuola a cui l’Amministrazione Maresca ha tolto il trasporto scolastico, come peraltro a tutte le famiglie della collina per tutte le altre scuole.
Certo che una esperienza educativa con oltre 100 anni di storia come quella della scuola d’Infanzia San Ulderico, che tra l’altro contribuisce a tenere viva l'area della collina che rischia l’abbandono, debba rischiare di concludersi per le scelte miopi di una Sindaca ex presidente della San Vincenzo e di un Assessore all’istruzione insegnante di religione sarà una delle eredità che questa Amministrazione lascerà al paese.
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