NUOVO PARCHEGGIO IN VIA SPINO .. A CHI SERVE?

 UN NUOVO PARCHEGGIO IN VIA SPINO IN ZONA VERDE A TUTELA AMBIENTALE!!!!

 QUALE E' L' INTERESSE PUBBLICO?

 Nell’ultimo Consiglio Comunale del 22/12/2020, è stata presentata per l’approvazione l’accordo raggiunto tra il comune e una azienda commerciale locale in merito alla compensazione urbanistica, dovuta a seguito di un ampliamento dell’esercizio commerciale, e fino ad oggi mai attuata con conseguente contenzioso. L’oggetto di sanatoria imposto dal comune è la realizzazione di un nuovo parcheggio lungo il Retrone, a fianco della pista ciclabile con ingresso da Via Spino, con annessa passerella che colleghi questo all’attività commerciale in questione. Di fatto oggi l’opera non risponde più alle esigenze di chi l’aveva chiesta, ne' tantomeno a quelle dei cittadini di Creazzo, che mai hanno lamentato la carenza di parcheggi in zona e l’accordo prospettato dal Comune non tiene conto di come sono cambiati i principi fondanti e le priorità delle nuove norme urbanistiche del Veneto anche in relazione al nostro territorio. Ad esempio, la Legge Regionale n. 14 dell'aprile 2019, dichiara: “La Regione del Veneto, nell’ambito delle finalità di contenimento del consumo di suolo nonché di rigenerazione e riqualificazione del patrimonio immobiliare, promuove misure volte al miglioramento della qualità della vita delle persone … al riordino urbano... con particolare attenzione, alla valorizzazione del paesaggio, alla rinaturalizzazione del territorio veneto e al preferibile utilizzo agricolo del suolo...”. E’ necessario ricordare, in estrema sintesi, che tutta l’asta del fiume Retrone viene individuata negli strumenti urbanistici comunali (PAT) come corridoio ecologico principale, elemento cerniera tra la zona SIC (Sito di Interesse Comunitario) della Valdiezza e l’area collinare, sottoposta a vincolo paesaggistico e idraulico (zona di massima pericolosità P2 per esondazioni). Anche nel piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) e regionale (PTRC) si prevede un progetto specifico di riqualificazione fluviale del fiume Retrone, considerato come area da privilegiare “nel sistema delle aree verdi periurbane identificate per assicurare la fruibilità di una rete ambientale di interconnessione tra gli insediamenti esistenti capace di garantire la valorizzazione dei territori agrari, aree umide o collinari, in relazione alla vicina presenza di aree urbanizzate”. Alla luce di queste considerazioni, abbiamo posto alla Giunta comunale alcune riflessioni, tra le quali: • Qual è il preminente interesse pubblico nel realizzare un parcheggio di quasi 2.000 metri quadrati in un’area così sensibile? Quale impatto negativo avrà nell’alterare ulteriori superfici di terreno agrario per renderlo accessibile alle auto? • L’adiacente pista ciclo pedonale invita ad una mobilità lenta e rigenerante che, per sua natura, esclude l’uso dell’automobile: un parcheggio per le auto non costituisce un messaggio contradditorio e disturbante? • In più occasioni l’amministrazione ha asserito di non avere la possibilità di rinaturalizzare e perseguire la ricostituzione di habitat naturali lungo il fiume Retrone a causa dell’assenza di terreni di proprietà pubblica e quando, attraverso accordi perequativi, ne viene in possesso cosa fa? Richiede la costruzione di un parcheggio……… • Il preminente interesse pubblico, oggi, è quello di avere sempre più sistemi a verde in grado di ricucire il tessuto urbanizzato con il paesaggio agrario ancora esistente per creare un ambiente più sano (depurazione dell’aria, dell’acqua), più armonioso e rilassante, in cui potersi rigenerare e ritrovare equilibrio, capace anche di riqualificare l’immagine di un paese della cintura urbana rendendolo più attrattivo e desiderabile. Abbiamo chiesto, pertanto, al Comune, di ottenere la cessione del terreno per un uso pubblico, come previsto dagli accordi sin dall’inizio, da destinare ad area verde in coerenza con l’attigua pista ciclabile e il riconoscimento dell’importo economico che lo stesso privato avrebbe dovuto sostenere per la realizzazione del parcheggio, destinandolo a interventi di rinaturalizzazione e di recupero ambientale, dando così concretamente corso a quanto indicato da tutti gli strumenti di pianificazione territoriale.


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