Abbiamo impiegato più di quindici anni per portare a Creazzo un modello di gestione dei rifiuti che tenga insieme l’esigenza di gestire, differenziare e ridurre i rifiuti e mantenere la pulizia del paese e delle sue strade a un livello di qualità significativo. L’ultimo passaggio è stato la raccolta porta a porta del vetro che ha permesso di togliere dalle nostre strade e piazze le campane del vetro, ultima tipologia di cassonetti rimasta e punto di deposito e di “scarico” delle immondizie più varie. Durante il dibattito in Consiglio Comunale su questa modifica l’Amministrazione di allora, nella persona del vicesindaco Serraino, comunicava che la pulizia dei rifiuti intorno alle “campane” costava al Comune 300.000 euro all’anno. Ora con una delibera di Giunta n. 74 del 6 Agosto 2024, senza nessuna informazione ai cittadini né alle minoranze in Consiglio, l’Amministrazione Maresca dà il via libera al ritorno dei cassonetti sulle strade e sulle piazze di Creazzo, aderendo “passiv...
Nell’ultimo Consiglio Comunale, svoltosi alle ore 16 del 29 aprile scorso, il punto principale all’ordine del giorno era l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2024. In tutti i Consigli precedenti in cui c’era l’approvazione del rendiconto - ovvero del Bilancio dei soldi dei cittadini, che è lo strumento che l’Amministrazione ha per svolgere al meglio e con trasparenza tutto quello che fa per il paese - Lista civica per Creazzo ha sempre sottolineato la voce anomala - in quanto troppo elevata - dei residui, in particolar modo dei residui attivi e del rispettivo fondo crediti di dubbia esazione. In un linguaggio meno tecnico, si tratta dei soldi che dovrebbero entrare nelle casse del Comune (ed in particolare tasse e imposte locali, Imu, Tasi, multe ecc..) che non sono entrati perché qualcuno (tanti) non ha pagato. Nello specifico abbiamo rilevato come nel 2019 il fondo crediti di dubbia esazione (FCDE) fosse pari a € 1.444.668,80. Ad oggi, risulta che questa cifra, gi...
Le storie e i fatti: la piscina - non è “Biancaneve” che aspetta il principe azzurro - è un bene pubblico da gestire con serietà! Così è arrivata, prima sui social e poi sui giornali, la versione della Giunta Comunale di Creazzo sulla chiusura della piscina comunale, come un fulmine a ciel sereno ma con una narrazione pacata, chiara e costruita in modo da non assumersi alcuna responsabilità. Il raccontino annacquato – è proprio il caso di dirlo- ci spiega che l’Amministrazione ha fatto un bando per la nuova gestione ma che nessuno ha presentato offerte, ovvero in termini tecnici “che il bando è andato deserto”. Un piccolo approfondimento specifica che ben 5 società avevano segnalato l’interesse, ma dopo aver consultato i documenti sulla situazione della piscina, tutte si siano ritirate. Magari il motivo è da rintracciare nei bilanci di gestione degli ultimi anni, tutti rigorosamente in rosso? Oppure magari perché i primi studi per una ristrutturazione generale dell’impianto...
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