SCUOLA MATERNA SAN MARCO (2' parte)

  Con la determina n. 574 del 28/08/2020 l’Amministrazione Maresca affidava allo studio RTP Sonego Brenno l’incarico di progettazione per “ l’ampliamento scuola infanzia San Marco e asilo Nido A. Moro e redistribuzione spazi interni”.

 Le “laconiche” motivazioni presenti nella determina fanno riferimento a: 

 • dichiarazione della Dirigente scolastica, allora appena nominata a Creazzo, che le iscrizioni alla scuola materna erano in aumento, fenomeno in realtà riferibile solo a quel preciso momento storico e dovuto alla chiusura della scuola dell’infanzia San Nicola, ma che non trova alcun riscontro per il futuro nei dati dell’anagrafe comunale, che vedono invece un forte calo della natalità a Creazzo come nei comuni limitrofi, che ridurrà progressivamente, in modo significativo, il numero dei bambini in età pre-scolare;

 • che la scuola materna paritaria di San Ulderico in collina aveva difficoltà di gestione (cosa immediatamente smentita dalla direzione della scuola stessa e dal numero in aumento delle iscrizioni dell’anno corrente); 

• che non ci sarebbero spazi adeguati allo svolgimento della didattica e in particolare l’assenza di un salone e di spazi per il personale, scoprendo così che la scuola, in funzione dal 1983, improvvisamente non sarebbe più idonea per le attività didattiche. 

In realtà, la decisione della Giunta nasce esclusivamente dal volersi accaparrare stanziamenti pubblici per le scuole previsti per il prossimo anno, intestandosi così la realizzazione di un’opera pubblica di cui il paese non ha alcun bisogno. 

Il tutto comporterà uno spreco di denaro di oltre 3 milioni di euro, con un mutuo a carico dei cittadini di Creazzo che supererà di molto i 500.000 euro. 

Intanto, nei mesi scorsi è arrivato il progetto esecutivo, approvato dalla giunta, con un costo di 100.000 euro solo per la parcella dei professionisti incaricati di redigerlo.

 La prima cosa evidente che appare dall’esame del progetto è che nulla in realtà viene speso per l’effettiva ristrutturazione della scuola esistente, nè dell’asilo nido; non vengono ampliati gli spazi, non viene realizzato il tanto richiesto impianto di climatizzazione… non ci si fa di fatto niente. 

Tutta la spesa è destinata alla realizzazione di un nuovo edificio, separato dall’esistente al quale è collegato con un corridoio coperto. 

Il progetto di ampliamento di fatto cementificherà metà del parco degli Alpini, che resterà poco più di una grande aiuola. Cambierà anche la viabilità per l’accesso alla scuola, il cui ingresso passerà in via Vivaldi, stradina a senso unico, già ampiamente utilizzata come parcheggio dai residenti e che vedrà almeno 9 posti auto riservati alla scuola.

 Alla fine avremo una scuola che, come dichiarato dalla Giunta, potrà ospitare 9 classi di 28 bambini, 4 nuove e 5 vecchie e non ristrutturate, quindi ben 252 bambini. 

Attualmente gli iscritti a quest’anno scolastico sono 154, ovvero quasi la metà dei posti che verranno creati con l’intervento edilizio deliberato, e per di più in rapida ulteriore riduzione nei prossimi anni. Se non è uno spreco di denaro e di territorio questo…! 




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