MERCATINI E SVENDITE DI NATALE
Per non fare mancare nulla all’atmosfera del Natale, ai tradizionali mercatini in piazza l’Amministrazione aggiunge a sorpresa la “svendita” di un bene sociale storico del nostro Comune: l’Asilo Nido.
Nel solito stile di scarsa trasparenza che contraddistingue l’Amministrazione Maresca, scopriamo casualmente una lettera inviata ai Sindacati (il 18/11/2021) che recita: “Si comunica che questa Amministrazione ha intenzione di affidare all’esterno il servizio di asilo nido a partire dal prossimo anno 2022/23”.
Nella stessa lettera si “concedono” ben 7 (sette!) giorni al personale per decidere il loro futuro lavorativo e di vita.
A una nostra richiesta urgente di informazioni presentata per il Consiglio Comunale del 29/11, l’Amministrazione si è appigliata ad un cavillo procedurale per non fornire i chiarimenti da noi richiesti; la Sindaca Maresca si è limitata a rispondere testualmente: “Certo che so cosa vogliamo fare con l’asilo nido … ma non ne abbiamo ancora parlato”. Ma se non in Consiglio Comunale, non con i cittadini, non con il personale, non con i genitori dei bambini iscritti all’asilo nido … con chi pensa di parlarne?
Tra pochi giorni, a gennaio, si apriranno le iscrizioni all’asilo nido: a quale asilo verrà chiesto ai genitori di iscrivere i loro figli, con quale gestione, con quali servizi e garanzie, con quali costi?
Considerato che si dovrà fare una gara di affidamento del servizio, nel caso la stessa non andasse a buon fine, l’Amministrazione ha un “piano B”, oppure c’è il rischio di una chiusura totale del servizio?
La decisione sull’asilo nido assunta dall’Amministrazione non è altro che l’atto finale di un consapevole percorso messo in atto negli ultimi anni, attraverso la mancata sostituzione del personale che si è via via dimesso e l’affidamento all’esterno del servizio di mensa.
Appare oggi tristemente profetico quanto scritto in una lettera indirizzata al Sindaco, nel luglio 2019, dalle dipendenti dell’asilo nido, proprio in occasione dell’esternalizzazione del servizio mensa: “…Il personale sottolinea come questa amministrazione abbia condotto il servizio di asilo nido ad essere sempre meno competitivo nel mercato e sia sempre mancato un progetto di sostegno per lo stesso.
Questo ci porta ad affermare, a gran voce, che il servizio è stato portato avanti da chi negli anni ha lavorato all’interno con passione e senso del dovere verso la cittadinanza che ci ha scelto proprio per questo. Crediamo che le scelte politiche, perché questo sono, dovevano essere comunicate dai politici perché avremmo potuto fare qualche domanda invece di essere solo parte passiva di tutto questo.” Sempre in quella lettera le dipendenti aggiungevano “La dott.ssa (....) ci informa di un bando interno per reperire figure da destinare ad uno Sportello Polifunzionale che dovrebbe partire a gennaio 2020”.
Appare pertanto di tutta evidenza come già due anni fa l’amministrazione avesse provato a “far fuori” il personale dell’asilo nido, senza il coraggio di metterci la faccia, ma mandando piuttosto i funzionari comunali a parlare con quei dipendenti.
Questa amministrazione non affronta i problemi direttamente con i dipendenti interessati ma preferisce delegare, mentre si compiace alquanto di fare i pubblici convenevoli di rito quando questi vanno in pensione.
Il timore di fondo è che purtroppo il mondo delle cooperative, a cui sarà consegnato il nostro asilo nido, presenta forti aspetti di debolezza: il personale non sempre è adeguatamente formato e professionalizzato, molto spesso è sottopagato e sottoposto a pesanti orari di lavoro, per cui, alla prima favorevole occasione, se ne va verso altre opportunità lavorative.
Tutto questo ricadrà negativamente sui bambini e le loro famiglie, perché sarà estremamente difficile instaurare e consolidare quel rapporto affettivo ed educativo che è l’anima del servizio di un asilo nido.
L’asilo nido è un servizio presente a Creazzo sin dal 1978; fino a non molti anni fa tutte le Amministrazioni Comunali succedutesi lo hanno tutelato e sostenuto per il suo alto valore sociale: perché ora questa scelta da parte di una Amministrazione che si vanta di avere una grande attenzione verso i bambini ed ha nel cassetto un progetto di ampliamento della scuola dell’infanzia da ben tre milioni di euro?
Bisogna sempre aspettare che un servizio muoia per capire quanto era importante e degno di essere salvaguardato?
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