LA SCOPERTA DELL'ACQUA CALDA
Veniamo a scoprire dalla pagina facebook della Sindaca Maresca che nella settimana scorsa è stato inaugurato il nuovo serbatoio dell’acquedotto, posto in Via Masare, che servirà 20.000 cittadini di Creazzo, Sovizzo e Altavilla Vicentina. Cerimonia con taglio del nastro, con invitati pochi intimi ed esclusivamente della maggioranza. Peccato, nella vecchia politica le inaugurazioni erano l’occasione di incontro tra amministratori e cittadini, mentre ora servono solo per scattare qualche foto da pubblicare su stampa e social, senza nessuna forma di dialogo, ma sempre e solo di comunicazione ad una via, come nella tradizione di questa Amministrazione.
Riprendiamo comunque le dichiarazioni della Sindaca Maresca, pubblicate sul sito di VIACQUA: “Girando molto per il nostro territorio è capitato più volte che mi venisse segnalato il quantitativo ridotto di acqua in uscita dai rubinetti in alcuni momenti e il calo di pressione. Ora questo problema trova soluzione”. Restando in tema, possiamo utilizzare il vecchio detto “Ha scoperto l’acqua calda”! Il progetto del nuovo bacino, esattamente così come è stato realizzato, è stato approvato in Consiglio Comunale circa 20 anni fa, Sindaco Cortiana, con Maresca e Giacomin seduti sugli scanni dell’opposizione. Non c’era ancora Viacqua, ma i problemi sì. Intanto in venti anni è aumentata la richiesta media di acqua pro-capite, e solo a Creazzo si sono aggiunti un 15/20% di allacciamenti in più. Anche l’idea stessa di acqua dell’acquedotto nel frattempo è cambiata.
Come è possibile, oggi, investire 2,3 milioni di euro tenendo presente solo l’aspetto della distribuzione, senza fare nulla per il tema della qualità e sicurezza dell’acqua che arriva nelle nostre case?
Venti anni fa di PFAS non si sapeva niente, ma oggi è possibile pensare a un punto di distribuzione che serve 20.000 abitanti senza prevedere almeno l’installazione di filtri che garantiscano la “pulizia“ dai PFAS e da altri inquinanti ora presenti nell’acqua di rubinetto (presenza certificata dai dati della stessa VIACQUA)? Sono tematiche che la nostra Sindaca Maresca “dovrebbe conoscere”, dato che, oltre ad essere il responsabile della salute dei cittadini di Creazzo, siede tra gli otto componenti dell’esecutivo dell’Assemblea dei Sindaci della ULSS8, la stessa Ulss che, rimpallandosi la responsabilità con la Regione Veneto, a tutt’oggi nega la possibilità ai residenti nei comuni della zona arancione (Creazzo, Sovizzo, Altavilla) di poter fare le analisi per misurare la presenza di PFAS nel sangue? Cosa ne pensa il Consigliere Regionale Giacomin, che non ha fatto mancare la sua presenza all’inaugurazione del nuovo serbatoio?
Certo ci sarà più acqua di prima… ma possiamo fidarci? Già oggi molti cittadini non bevono più l’acqua dell’acquedotto e non bastano certo poche generiche rassicurazioni sulla stampa per poter dire che il problema “non esiste”: alle preoccupazioni dei cittadini si deve rispondere con i fatti, e 20 anni per fare un bacino, per di più senza filtri e garanzie sulla qualità dell’acqua, non ci sembra proprio una notizia di cui andare fieri.
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