AUTONOMIA FISCALE, IMU E FANTASIA
Da chi si candida a governare un paese come Creazzo, ci si aspetterebbe almeno il possesso di competenze minime su come funzionano elementi base per la gestione delle finanze del Comune, ad esempio un minimo di conoscenza delle tematiche fiscali.
Ad esempio, sapere che l’IMU (Imposta Comunale Unica) è l’unica imposta che viere incassata dal Comune e resta nelle casse del Comune, i comune ne definisce anche le percentuali di imposta)) dovrebbe essere scontato per un Consigliere Comunale ...tanto più per il Sindaco e i suoi Assessori
Perciò il proporre, da parte della maggioranza, di un testo di delibera di Consiglio, da inviare a Roma, in cui si chiede al Governo, che i soldi dell’IMU restino nelle casse del comune per aiutare imprese e famiglie in difficoltà, appare assai “fantasiosa”.
Se poi ci aggiungi che in base alla stessa delibera si auspichi che ai Comuni venga concesso un grosso prestito, sempre per aiuti vari, debito che poi dovrà essere pagato con i soldi dell’IMU lascia addirittura “basiti”.
Ma a Creazzo succede anche questo, e non basta l’affermazione di un nostro Assessore che in fondo non importa cosa sia basta che si parli di autonomia fiscale per ridare credibilità alla situazione.
Abbiamo comunque svolto il nostro ruolo di opposizione esprimendo il nostro parere.
Dichiarazione di voto contrario: questa proposta portata al C.C. ci sembra più una prova generale per la sbandierata attuazione dell’autonomia del Veneto, richiesta con forza dal governatore Zaia anche all’insediamento del nuovo governo, di fatto “propaganda” più che una effettiva necessità urgente.
Anche gli eventi avversi citati non hanno un nesso causale e non si capisce come accostare la tempesta VAIA con il “crac” delle banche Venete o il covid
Va detto che di fronte a situazioni di grave difficoltà i comuni hanno ricevuto fondi consistenti stanziati in primis dal Consiglio europeo con linee di credito mai viste.
Con l’emergenza covid sono arrivati fondi che la nostra amministrazione non è stata nemmeno in grado di spendere completamente per favorire persone fisiche o attività economiche messe in seria difficoltà dalla pandemia.
Nel caso specifico del nostro comune, abbiamo constatato più volte come gli introiti IMU non siano nemmeno correttamente conosciuti dall’amministrazione tanto da determinare in sede di assestamento generale del Bilancio di Previsione 2022-2024 in data 28 luglio 2022 una previsione di un minor introito IMU di € 50.000,00, inoltre l’ufficio tributi risulta scoperto da oltre un anno dal pensionamento del suo responsabile.
Richiedere la possibilità di utilizzare introiti tributari come l’IMU (che i Comuni già usano per altri scopi) per sostenere attività economiche in difficoltà porterebbe a sovrapposizioni di stanziamenti già previsti a livello centrale: a solo titolo di esempio per far fronte al rincaro energetico la legge di bilancio prevede già stanziamenti specifici per varie tipologie di Aziende; trattandosi poi di un’entrata tributaria significa che, di nuovo, sono gli stessi veneti a far fronte ai danni o alle difficoltà subite e non nuove risorse stanziate per dare supporto al nostro territorio. Come si dice “becchi e bastonati”
Ancor più grave ci pare la richiesta di affidare esclusivamente alla giunta comunale, con la responsabilità del primo cittadino, la gestione di tali risorse in quanto si pregiudica il diritto di controllo e di informazione democratica in capo alla minoranza che comunque rappresenta una parte della comunità. Inoltre, attribuisce alla Giunta un potere discrezionale nell’attribuzione di tali risorse privo di ogni contraddittorio tanto da rendere per lo meno dubbia ogni decisione in merito.
Per tali considerazioni Lista Civica per Creazzo esprime il proprio voto contrario alla proposta di delibera.
Ovviamente tutta la maggioranza ha votato a favore
Il tutto consultabile sul sito del Comune di Creazzo alla voce “Registrazione Consiglio Comunale”.
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