CREAZZO NON E' UN PAESE PER ANZIANI
La politica lontana dai cittadini e delegata ai soliti “professionisti” dimostra in continuazione l’incapacità di progettare e costruire un futuro. Mettiamo i limiti agli scarichi industriali quando l’acqua è già inquinata, parliamo di siccità quando l’acqua se ne è già andata, parliamo di cambiamenti climatici quando già si contano i morti (vedi Marmolada). L’ultima “scoperta” della settimana scorsa (noi ne parliamo da anni) è l’Istat che comunica che la popolazione del Vicentino oramai è rappresentata per più del 25% da ultrasessantacinquenni, e il dato sta crescendo di anno in anno.
Anche Creazzo non smentisce questo dato, ma nulla fa pensare che su questo tema un minimo di progettualità passi per la mente dei nostri Amministratori. Si pensa a parcheggi, rotatorie, piste ciclabili, scuole nuove, ma nulla che ci prepari ad essere un paese su misura per una popolazione che sta invecchiando. Il distretto sanitario lo abbiamo abbandonato, l’assistenza domiciliare è meno della metà di quella di altre ULSS, i medici di base non si trovano più (nonostante la nostra Sindaca sia del Direttivo dei Sindaci dell’Ulss), avevamo pochi appartamenti di edilizia pubblica e ne abbiamo pure venduti un paio.
Ora sembra che una nuova grossa operazione “immobiliare” stia per iniziare: l’aggiudicazione del fabbricato Ex NUT sembra, a quanto sappiamo, destinata ad alimentare l’offerta di nuove abitazioni a Creazzo, dove peraltro non mancano case e appartamenti vuoti.
Visto che comunque sarà necessario per il nuovo proprietario definire un accordo con il Comune per poter procedere con questo progetto, non sarebbe utile pensare che una parte delle cubature che verranno realizzate possa essere destinata a edilizia pubblica, magari con la realizzazione di una co-house per anziani che vivono soli, o una nuova location per la medicina di base, oppure magari anche un pronto “soccorso privato”, idea che sembra molto cara al nostro Presidente di Regione?
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