ADDIO PARCO DEGLI ALPINI..

  Alla fine, lo scorso 16/05/2023, con atto prot. 9946, il comune di Creazzo ha assegnato i lavori per la nuova scuola materna a una impresa di costruzioni di Marostica. Ѐ l’ultimo atto burocratico prima dell’inizio dei lavori, il tutto senza nessuna informazione ai cittadini, tantomeno a quelli che saranno interessati dal cantiere o quelli che dovranno convivere poi con le discutibili scelte di viabilità previste. Anche la scuola ne sa poco o niente. 

Eppure si tratta di un’opera che andrà a costare ben oltre i 4 milioni di euro (soldi di tutti…), con una progettazione a dir poco “ridondante” rispetto alle reali esigenze e scelte strutturali che sollevano molti dubbi. Per citarne alcuni: la realizzazione su due piani con scale, ascensori e uscite di sicurezza su scale esterne, oppure la struttura circolare al centro destinata a contenere un albero…” in prigione”, o ancora pareti completamente vetrate che comporteranno problematiche di isolamento termico e che non si prestano alla didattica.

Noi ci siamo sempre opposti a questa decisione, fin dal primo giorno, ma ovviamente le considerazioni della minoranza sono rifiutate a priori, senza nemmeno venir prese in considerazione. Un enorme nuovo fabbricato e neanche un centesimo per ristrutturare il vecchio, che resterà comunque operativo e che, a quasi 40 anni dalla sua realizzazione, ha bisogno di interventi importanti. Tutto questo in una fase di forte calo demografico ampiamente riscontrabile anche a Creazzo.

In contemporanea con il cemento che arriva sarà il verde ad andarsene, in quanto il parco degli Alpini verrà ridotto per oltre la metà: di fatto resterà poco più di una grande aiuola. A proposito di Alpini, qualcuno li ha informati che il loro monumento inaugurato nel 1987 con grande partecipazione di popolo e autorità verrà “smobilitato” senza una destinazione precisa? Speriamo non finisca al centro di qualche nuova rotatoria o dimenticato in magazzino come già successo ad altre lapidi e ricordi storici. 

Consigliamo ai cittadini che vogliono conservare un minimo di ricordo del Parco degli Alpini di passare quanto prima per un “saluto” ed una foto ricordo, prima che sia troppo tardi.

Non c’è pace poi per le nostre strutture scolastiche: la nuova gestione esterna dell’asilo nido ha chiesto, dato lo scarso numero di bambini iscrivibili, di poter attivare un “micronido” destinato a bambini a partire dai tre mesi, ma da una verifica dell’ULSS i locali non risultano idonei...e perciò si dovranno spendere ancora un po’ di soldi di tutti per il loro adeguamento, per evitare che il nido chiuda e la cooperativa se ne vada. 

E pensare che la principale motivazione addotta dell’Amministrazione per i lavori di ampliamento della scuola San Marco è per dare più spazio all’asilo nido!





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